Gennaio, gli agrumi
Quando il giardino o cortile interno, che ogni casa salentina possiede, è modesto, piccolo, ritagliato tra le mura e c’è spazio per un solo albero, immancabilmente è un limone. Piante di limone, passeggiando per città e paesi, con i loro frutti d’oro e di sole, occhieggiano dai muri, ornano le corti, si affiancano alle case.
E allora aleggia nella mia testa una poesia di Montale:
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni
e il gelo del cuore si sfa
e in petto ci scrosciano le loro canzoni
le trombe d’oro della solarità.
La mitologia greca, così profondamente compenetrata alla natura , ci narra che fu Giunone a portare in dote a Giove dei meravigliosi piccoli alberi sempreverdi, rivestiti prima di candidi fiori profumatissimi e poi di splendenti pomi d’oro. Arance e limoni divennero così simbolo di amore e fecondità ed ancor oggi nei bouquets delle spose di maggio non possono mancare le profumatissime zagare.
Il Salento, con il suo clima così dolce è un giardino di agrumi. I Citrus, in tutte le loro varietà colorano di giallo , arancio , rosso questa stagione e sono più belli delle più belle decorazioni natalizie.
Intorno a Mancaversa, nella zona che circonda Gallipoli, sono tradizionalmente coltivate molte varietà di Citrus: dall’onnipresente Citrus limon, al Citrus sinensis, l’arancio dolce che con le sue diverse varietà a maturazione scalare riesce a coprire una stagione molto lunga: dal tardo autunno alla primavera inoltrata. E non mancano i mandarini (Citrus reticulata), i pompelmi (Citrus paradisi), i kumquat (Citrus fortunella) e altri agrumi più rari. E’ un patrimonio di biodiversità agraria importantissimo.
Particolare è anche il Frangipane o Limone di Pane, dal ricco albedo ( la parte bianca tra la scorza e la polpa ) che viene consumato in insalata: con olio, sale e olive nere.
Con limoni, arance (dolci ed una amara) , mandarini , pompelmi e quant’altro mi viene regalato dagli amici che possiedono piante sicuramente non trattate faccio una confettura di agrumi secondo me deliziosa.
(È infatti la mia colazione di tutto l’anno, insieme ad una tazza di the ed una fetta di pane tostato).
Grattugio la buccia dei limoni, taglio a listarelle sottilissime quella delle arance (anche dell’unica amara che aggiungo), trito finemente quella dei mandarini e spremo il succo di tutti i frutti. Per ogni Kg. di polpa e bucce aggiungo 8 hg. di zucchero e cuocio a fuoco vivacissimo. Imbarattolo immediatamente in recipienti ben puliti e conservo in dispensa per tutto l’anno. E’ una gioia per gli occhi e per il palato.