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Il 2016 si fa in dodici !

Pubblicato il 3/Gen/2017 in Salento magico

marzu-evidenzaSarà meglio il mondo nel 2017?  Spes, ultima dea … ma proprio ultima! Con irriverente ironia gallipolina anche quest’anno i ragazzi di tutti i quartieri della ” Città bella” hanno cercato di buttarla in ridere ( con tanto lavoro e tanta maestria).  Pupazzi, piccoli pupi, monumentali fantocci ( come quello del lungomare e quello di via Agrigento) che ironizzano sulla vecchiaia e sul tempo che passa, tutti in attesa del grande rogo  che li attende, puntuale, la notte di S.Silvestro.   Si riconoscono le mani dei ragazzi,  dei cartapestai esperti, dei bambini alle prime armi.  In tutti il desiderio di onorare una bella tradizione che unisce la città nella preparazione dei grandi e piccoli pupi e nella grande festa dell’ultima notte dell’anno.
I ragazzi della piazza della Stazione quest’anno  hanno superato se stessi ( e non era facile!). Non solo un vecchio , malconcio 2016 ma un 2016 frazionato in tutti i suoi dodici vecchi mesi : Sciannaru infreddolito,  Febbraru mascherato, Marzu pazzerello, Aprile senza vento ( incredibile a dirsi!), masciu fiorito, giugnu sportivo, Luju sulla scala ( la festa della patrona S. Cristina richiede le luminarie di ordinanza),  Acostu  anguria e mare, Settembre vendemmia, Ottobre funghi e zucche, Novembre S.Martino con il nuovo vino, Dacembere che porta in braccio il 2017. Un vecchio fotografo immortala la scena.
Sotto un cielo  tersissimo, un sole splendente, una luce che non ha eguali,  con un mare di zaffiro,  Gallipoli sa sorprendere anche  (e forse più) d’inverno con quest’arte effimera che è un capolavoro di maestria e di libera intelligenza.

 

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